Profumo di spezie (e di stile): la nuova rotta gastronomica di IDYLIO by APREDA
Al The Pantheon Iconic Rome Hotel, dove il Pantheon è a un passo e la curiosità gastronomica a portata di forchetta, lo Chef stellato Francesco Apreda torna a fare ciò che gli riesce meglio: sorprendere. E lo fa con una nuova proposta che promette un viaggio – sensoriale, immaginifico, decisamente speziato – attraverso l’autunno-inverno romano, all' Idylio by Apreda, laboratorio aromatico dove tradizione e innovazione viaggiano in business class.
Quando l’aggettivo diventa destino
Il nome è un gioco di parole, ma il menu è una cosa serissima. “Speziale, la nuova rotta” è il percorso che ribadisce la cifra identitaria dello Chef — le spezie, naturalmente — ma senza mai cadere nella tentazione dell’eccesso. Apreda dosa, racconta, sfuma. E costruisce piatti che sono piccoli romanzi di viaggio. C'è il crudo di seppia con arancia e canocchie, il merluzzetto in verde con pistacchi e mela verde, i raviolini di coniglio all’ischitana con solfini e zafferano. E poi ancora i capellini con vongole veraci alla brace e giuggiole, lo scorfano ai tre anici e minestra maritata e un poetico (e un po’ misterioso) baco… caffè, cocco e bergamotto.
Il ritorno delle icone: l’Iconic Signature si rifà il look
Non mancano le firme inconfondibili dello Chef, raccolte nel menu Iconic Signature da 5 portate, rinnovato anche questo per la stagione. Qui Apreda gioca con abbinamenti che farebbero sorridere anche i gourmet più severi, con contrasti e abbinamenti sapienti come la triglia e pajata con radicchio e pompelmo, la scarola e cavolfiore con limone e tè verde, le candele spezzate alla genovese con foie gras e nocciole. E poi il risotto cacio, pepi e sesami (plurale magnificenza), San Pietro al tè nero affumicato, sella di cervo al melograno con zucca e cumino e un babà “in sospensione” con gelato al sesamo nero che, più che un dessert, è un piccolo miracolo gravitazionale.
Idylio’s Butterfly: planare sui menu come una farfalla
Per i dubbiosi cronici — quelli che “vorrei tutto, ma non posso” — arriva l’Idylio’s Butterfly: quattro portate a scelta tra i due menu, dessert compreso, per volare leggeri da un mondo all’altro. Una diplomazia culinaria che dovrebbe essere adottata anche in politica.
Una rotta tra Oriente e Mediterraneo
Tra ricordi di viaggi, spezie sospese tra Oriente e Mediterraneo, tecnica millimetrica e una creatività che non ha bisogno di presentazioni, Apreda invita gli ospiti a seguire una rotta immaginaria che attraversa culture, memorie e stoviglie con la naturalezza di chi conosce bene ogni porto del gusto. E a proposito di porti, anche il luogo, qui, ha un valore simbolico che vale come un'icona. Idylio by Apreda, 1 stella Michelin, 3 forchette Gambero Rosso e 3 cappelli L’Espresso, si trova a Piazza dei Caprettari, a pochi passi dal Pantheon. Grandi vetrate illuminano l'ambiente dai toni caldi dell’arancione, elegante ma non intimidatorio, con una cantina scenografica e un dehors perfetto per le giornate romane più indulgenti. Un luogo, un abbraccio, uno "stare" tutto da scoprire.
Apreda, il cuoco navigatore
Il talento e l’istinto cosmopolita di Francesco Apreda sono il vero motore del ristorante: Roma, Londra, Tokyo, India. Un itinerario che si ritrova nei suoi piatti, nelle sue spezie, nella sua mano sicura. Dal ritorno nella Capitale e dalla conquista della sua prima stella nel 2009, Apreda è stabilmente nel gotha della cucina italiana, e continua a dimostrare perché. Se Roma è eterna, Idylio è l’occasione per ricordare che anche il gusto può esserlo: ben calibrato, finemente speziato e servito con quel pizzico di ironia tutta italiana. Buon viaggio.
di Maria Romana Barraco